Merce contraffatta letale: necessità di informare i consumatori

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  1. kaono
     
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    La contraffazione: rischi per la salute e la sicurezza dei consumatori



    [...] "L’industria della contraffazione è assai remunerativa, mentre i rischi ad essa connessi sono molto bassi ed il settore è poco regolamentato. Gli alti profitti derivanti dalla contraffazione sono pari, se non a volte maggiori, di quelli derivanti dal traffico di stupefacenti, laddove il livello di rischio è notevolmente inferiore, con pene più basse e meno risorse destinate al contrasto di tali attività."

    [...] "La contraffazione non è un crimine senza vittime: la risposta internazionale e nazionale in termini di contrasto deve partire da tale consapevolezza. Se il minimo comune denominatore dei cosiddetti falsi è rappresentato dal danno economico che ne consegue, alla riproduzione di certi tipi di prodotti quali medicine, giocattoli, cibo e bevande, così come a quella di ricambi di automobili e di velivoli si associano invece, gravi rischi per la sicurezza e la salute dei consumatori. Le organizzazioni criminali che gestiscono la contraffazione non si preoccupano certo di tali rischi, bensì piuttosto degli alti profitti che possono derivare dalla violazione dei diritti di proprietà intellettuale."

    [...] "La contraffazione rappresenta una seria minaccia per la società civile. La riproduzione non autorizzata di alcune tipologie di prodotti come medicinali, giocattoli, cibi e bevande, pezzi di ricambio per autoveicoli e velivoli costituisce, infatti, un grave pericolo per la salute e la sicurezza dei cittadini.
    Molti sono gli esempi che testimoniano come l’utilizzo di prodotti contraffatti possa essere estremamente dannoso o, addirittura mortale. Nel 2004 in Cina, il latte in polvere contraffatto che non conteneva alcun valore nutrizionale causò la morte di almeno 13 bambini. Nel 2005 il raki contraffatto – tipica bevanda alcolica turca – contenente livelli letali di metanolo, provocò la morte di 23 persone e l’ospedalizzazione di altre 12. La presenza di glicoldietilene, una sostanza tossica utilizzata nella preparazione di liquido refrigerante per veicoli, all’interno di alcuni prodotti farmaceutici contraffatti, come sciroppo per la tosse, antistaminici e lozioni cutanee, causò nel 2006 la morte di oltre 100 persone a Panama. Nello stesso anno, in Cina, medicine contraffatte contenenti glicoldietilene causarono la morte di 11 persone.
    I medicinali contraffatti sono oggi motivo di grande preoccupazione. La loro diffusione è in costante crescita, soprattutto a causa del ruolo svolto da Internet, sfruttato come canale di commercializzazione su larga scala dalle organizzazioni criminali. "

    [...] "Un altro metodo utilizzato principalmente dalle organizzazioni criminali di stampo mafioso consiste nell’obbligare i negozianti a mettere in vendita prodotti contraffatti. In alcuni casi, questo metodo ha sostituito la richiesta di pagamento del “pizzo”, sempre attraverso il ricorso a tecniche intimidatorie. In particolare, riguardo a questo ultimo aspetto, la Direzione Nazionale Antimafia italiana riporta che già diversi anni fa alcuni soggetti legati ad esponenti di spicco della Camorra insediati in Liguria, imponevano ai commercianti locali l’esclusivo approvvigionamento di false griffe. Queste tattiche hanno facilitato l’espansione del traffico di prodotti contraffatti e la possibilità di inserirli nei normali circuiti di vendita, raggiungendo quindi anche consumatori inconsapevoli."

    http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=beni....45373924,d.ZWU

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    Bruxelles e Roma unite nella lotta alla contraffazione - Roma, 19 aprile 2013

    http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo...one_roma_it.htm

    "La contraffazione in cifre

    Il volume complessivo del commercio di merci false ammonta a più di 200 miliardi di euro l’anno: equivalente al volume d’affari del traffico di stupefacenti.
    Dal 2010 al 2011 il volume di prodotti contraffatti confiscati dalle dogane europee è aumentato dell’11%.
    Nel 2009 il valore delle prime dieci marche nei paesi dell’UE era pari a quasi il 9% del PIL.
    I prodotti di alta gamma e gli articoli di alta moda rappresentano il 54% del valore complessivo delle merci confiscate.
    Nel solo 2011 alle frontiere dell'UE sono stati confiscati 115 milioni di articoli falsi, per un valore complessivo di 1,2 miliardi di euro.
    Quasi un terzo degli articoli confiscati dalle dogane dell’UE nel 2011 erano potenzialmente pericolosi per la salute e la sicurezza dei consumatori, cioè più del doppio rispetto al 2010.
    Nel 2011 le autorità europee hanno confiscato 27 milioni di farmaci falsi.
    La posta è il metodo più usato per la spedizione di merci false ordinate on-line. È stato il metodo più utilizzato nel 63% dei casi individuati nel 2011, seguito dal trasporto aereo (22%) e dal corriere espresso (7%).
    Ad oggi la stragrande maggioranza dei prodotti contraffatti confiscati in Europa proviene dalla Cina (quasi il 73% del totale dei beni confiscati ).
    La contraffazione tuttavia non è un problema localizzato solo nei Paesi terzi. La Commissione europea e le amministrazioni nazionali stanno indagando sull’ampiezza di questa industria dei falsari all’interno dell’Unione europea."


    La BBC si è occupata del fenomeno nel 2011 con la serie televisiva "Fake Britain".

    http://youtu.be/9BZPadQuC8c?t=4m20s

    Uno degli episodi del documentario si apre con la sconvolgente storia di un bambino morto in Inghilterra a causa di un semplice caricabatterie contraffatto.

    Con una certa rassegnazione si può pensare che tutto dipenda dalla gente che continua ad acquistare tali prodotti e che, nonostante la lotta verso la legalità ed i sequestri, fino a quando ci sarà domanda ci sarà sempre offerta.

    In realtà con un po' di ottimismo si può contrastare il fenomeno (anche) attraverso l'informazione.

    Il Kent County Council, ad esempio, si preoccupa di informare i consumatori circa i rischi connessi all'acquisto di merce contraffatta ed i motivi per i quali tale acquisto andrebbe evitato.

    Suggerisce inoltre alcuni trucchi per individuare tali beni ed invita ad inviare segnalazioni telefonicamente o completando un modulo online in forma completamente anonima.

    Sono, infine, organizzati dei mercatini (v. documentario) in cui la merce contraffatta non è destinata alla vendita ma funge da oggetto di studio e da strumento di ausilio per il personale qualificato incaricato di informare in tal senso il pubblico.

    http://www.kent.gov.uk/community_and_livin...feit_goods.aspx

    Si potrebbero creare anche da noi degli stand informativi in strada (magari nei luoghi del falso) con personale della polizia municipale incaricato del controllo del territorio e dell'informazione dei cittadini.
     
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