Graffiti

Tra arte e vandalismo

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. kaono
     
    .

    User deleted


    Stencil, tag e la street art

    Dove finisce l'arte e inizia l'atto vandalico?

    Michelangelo avrebbe potuto dipingere l'esterno di un palazzo storico senza l'autorizzazione del proprietario?

    Probabilmente questa sarebbe stata un'eccezione ed il proprietario avrebbe finito col ratificare l'operato dell'artista.

    L'arte contemporanea, invece, si ritrova nell'oggettiva situazione di non avere confini definiti e di non essere apprezzata, e a volte neanche capita, da molti.

    Ma si può considerare arte ogni "scippo" sul muro?

    Che sia espressione degli impulsi e della "creatività" del suo autore è innegabile, a volte si insegue un desiderio di immortalità, la volontà di lasciare un segno del proprio passaggio su questa terra, lanciare un grido senza che si perda nel vento, si marca il territorio, si esprime il proprio dissenso verso il governo, la politica, lo stato sociale o più semplicemente verso il proprietario del palazzo.
    Si esprime il proprio stato d'animo, si infrangono le regole e si vuole che rimanga il segno di tale gesto ed il ricordo dell'eccitazione provata. Una richiesta di perdono o una dichiarazione d'amore non si sa con quali esiti.

    Diffondere una tag in un quartiere ed i graffiti possono essere posti sullo stesso piano? Dove finisce l'arte e inizia il vandalico imbrattare?

    I costi della rimozione dei graffiti sui muri ha raggiunto livelli altissimi. Milioni di euro se ne vanno via ogni anno per pulire statue, fontane ed ogni tipo di monumenti. I muri dei privati generalmente non durano più di poche settimane puliti dopo un rifacimento della facciata.

    I mezzi pubblici, i vagoni delle metro, della cumana e della circumvesuviana ne sono completamente ricoperti. E spesso si è costretti a fare il viaggio nel buio di un finestrino imbrattato.

    A Milano

    http://milano.corriere.it/gallery/milano/0...8fc3a4e.shtml#1

    Sono trecento le crew ("bande") e forse più di mille i writer attivi nella metropoli.

    E così si ritrovano imbrattate quasi tutte le barriere antirumore e le serrande dei negozi in centro, i monumenti storici, i palazzi privati e gli edifici pubblici, le stazioni del metrò, i vagoni ferroviari.

    È emergenza "graffiti" si legge sul CorrierediMilano.

    "Da Porta Volta a Cadorna campeggiano sui muri enormi N (enne), disegnate con il rullo - proprio quello dell'imbianchino -, carico di pittura bianca. I writer «professionisti», più evoluti, usano anche gli estintori per lasciare la loro firma con schizzi ampi e, soprattutto, veloci. Gli adepti della BSF, una delle crew (gruppi di writer) più agguerrita della metropoli, dal quartiere Barona s'allungano con le loro scorribande fino alla Centrale e imbrattano i monumenti storici."

    Sono nati così comitati e movimenti civici per impedire gli atti vandalici.

    Da noi la situazione non è molto diversa. Il monumento di Dante e l'obelisco di piazza del Gesù sono stati restaurati innumerevoli volte e solo ora, non si sa ancora per quanto, sono stati "ingabbiati" dentro un'alta cancellata che ne dovrebbe tutelare il bianco marmoreo. Altra sorte è toccata invece alla bianca fontana di monteoliveto: restaurata ogni due-tre anni con costi altissimi a causa delle difficili curve (i leoni sono i primi presi di mira con spruzzate colorate sugli occhi e nelle fauci spalancate) e per le naturali caratteristiche dei marmi che sono particolarmente porosi e permettono alla vernice di penetrare a fondo.
    Di telecamere ce ne sono a iosa in zona e non costituisce un freno neanche la vicina caserma dei carabinieri. Il destino della fontana che a differenza delle altre accoglie sui propri scalini e sulle sue "sponde" tanti ragazzi sarà probabilmente la "prigione" dietro appuntite sbarre e magari un cartello con su scritto "Don't feed the lions"...

    Ma tag a parte in molti casi non si può non riconoscere l'estro creativo dell'artista.

    Si parla allora di "Street Art".

    http://www.zingarate.com/germania/berlino/...-a-berlino.html

    A Berlino ad esempio è possibile seguire un vero e proprio tour dei graffiti.

    "Da Kreuzberg a Friedrichshain fino alla galleria e cielo aperto dell'Eastside. Ecco gli indirizzi della street art a Berlino.

    Berliner Strassenkultur. A Berlino siamo nella mecca della Street Art.

    Il muro prima - graffitato, dipinto e riempito di messaggi e esclamazioni di libertà - poi dopo la caduta i graffitari si sono rivolti altrove e hanno invaso la città. Da Mitte a Friedrichshain passando per Kreuzberg i murales occupano le pareti lasciate scoperte dai bombardamenti e ancora i muri e le saracinesche a portata di spray o pennello.

    Non sempre gli inquilini e gli abitanti dei negozi hanno apprezzato l'invasione dell'arte e allora si sono ingegnati anche loro, applicando mosaici e affreschi a tapparelle, saracinesche e muri per impedire che fossero graffitate. E Berlino si colora sempre di più.

    Il tour dei graffiti parte da Kreuzberg. In Skalitzer si incontra l'Astronauta di Ash (Astronaut, 2007), un gigantesco stencil creato in occasione del festival Backjumps. Sempre in direzione della Sprea sulla Skalitzer e tagliando a sinistra in Zeughofstrasse. Alla fine della strada c'è il mitico Wall del bolognese Blu. Altri graffitari hanno dipinto sopra e intorno al graffito. Ma tutti gli aficionados non potrano perdersi una foto del muro. Ritorniamo sulla Skalitzer dove ci aspetta Yellow Man dei Os gemeos. Brothers, forse il più famoso murales di Blu in assoluto, si trova qua vicino, sulla Cuvrystrasse. Andando verso il fiume sulla Franksteinstrasse incontriamo, dopo Hourglass, un altro inquietante mega graffito di Blu, Leviathan.

    Attraversiamo il fiume e entriamo a Berlino est. In Modershonnstrasse è la volta di un altro mitico graffito, Fish di Ema, abbigliamento da pesce e naso becco intinto in un bicchiere. Qui trovate la mappa dei graffiti principali di Berlino tra Kreuzberg e Friedrichshain.

    http://it.everytrail.com/guide/berlin-stre...space/map#poi-0

    Dall'altra parte della Spreca il nostro tour è appena iniziato ed eccoci davanti alla vera meta del nostro tour. La Estside Gallery, la galleria a cielo aperto più bella e ricca di storia del mondo (e anche la più economica, comletamente gratuita). Conserva frammenti del muro che divideva in questo punto la parte Ovest della città da Berlino Est. Murales e graffiti riempiono e colorano il tratto fino all’incrocio tra Friedrichstrasse e Zimmerstrasse, il vero e proprio Checkpoint Charlie.

    L'associazione Alternative Berlin organizza tour della Street Art a Berlino (3,30 ore e 15 Euro di costo) o tour gratuiti che partono tutti i giorni alle ore 11.00 e alle 1.00. Con questi tour a piedi di tre ore si visitano la Eastside Gallery, gallerie d’arte e progetti di arte urbana, siti abbandonati, mercati delle pulci e si va negli squat dove proliferano le opere degli artisti emergenti."

    ----------------------------------------------------------------------------------------------

    Lasciando da parte i comitati non sarebbe possibile regolamentare la street art anche nella nostra città destinando ad essa alcuni spazi pubblici?


    Come già evidenziato in altro Topic è possibile segnalare atti vandalici (e molto altro) su questo sito

    www.decorourbano.org/
     
    Top
    .
  2. keuna
     
    .

    User deleted


    Fermo restando la differenza fra chi scrive il proprio nome nei vagoni della metro o su monumenti pubblici (che considero atti vandalici) e chi realizza opere di arte contemporanea in muri senza alcun pregio storico, io credo che destinare alcune aree della periferia per la realizzazione di graffiti possa essere una buona pratica per la città di Napoli.
    Prima si abbellirebbero alcune aree della metropoli accomunate dalla prevalenza di grigio e i cui manufatti non hanno nessuna valenza artistica, anzi testimoniano il degrado e la precarietà di questi luoghi. La realizzazione di opere in questi contesti potrebbe stimolare la creatività della gente che abita i quartieri periferici.
    Poi esiste anche una fetta di turismo che si muove proprio per vedere opere di street art, tanto che a Lisbona esiste proprio la 'Lisbon's urban art gallery' che è sostanzialmente un tour fra le opere di street art presenti nella città e realizzate con il patrocinio del comune.
    Questo sarebbe tra l'altro a costo zero per il Comune di Napoli in quanto dovrebbe solo concedere gli spazi e gli stessi artisti affronterebbero le spese.
     
    Top
    .
  3. kaono
     
    .

    User deleted


    Ciao keuna (benvenuta sul forum)

    anche a bruxelles è possibile seguire un vero e proprio tour fra le opere di street art (ormai riportato anche sulle guide turistiche).

    il tema è il famoso fumetto belga con protagonista Tintin

    Queste sono alcune immagini delle opere in giro per la città







    Da noi si potrebbe pensare ad una cosa simpatica di questo tipo che, come hai detto tu, non costerebbe davvero nulla al Comune

     
    Top
    .
  4. keuna
     
    .

    User deleted


    Grazie (comunque sono un uomo, mi chiamo Giampiero).
    Si infatti, intendevo una cosa del genere.
     
    Top
    .
  5. kaono
     
    .

    User deleted


    Ecco un esempio di street art a Napoli dell'artista Zilda

    ŽILDA IN NAPLES from Žilda on Vimeo.



    E' vero che queste opere non sono state autorizzate ma, nella maggior parte dei casi, finiscono con l'abbellire contesti che sembrano essere stati del tutto dimenticati
     
    Top
    .
  6. kaono
     
    .

    User deleted


    Wunderkammern: l’opera d’arte come bene comune
    A Roma gli edifici privati diventano un laboratorio permanente di Urban Art

    http://www.labsus.org/2015/01/wunderkammer...me-bene-comune/
     
    Top
    .
5 replies since 14/6/2012, 10:11   831 views
  Share  
.