Analisi del rischio abitativo da amianto

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    Analisi del rischio abitativo da amianto



    Fonte: www.tauli.cat/laxarxa/documents/article_OEM.pdf

    Traduzione:

    "Mesotelioma pleurico in relazione alle condizioni metereologiche e alla distanza della residenza da una fonte industriale di asbesto

    ABSTRACT

    Pochi studi hanno focalizzato l'attenzione sul mesotelioma e sull'esposizione ambientale nelle residenze individuali intorno alle fonti industriali di amianto.

    Lo scopo di questo studio è quello di determinare se la distanza della propria residenza e le condizioni del vento sono collegate al rischio di sviluppare un mesotelioma pleurico.

    Il metodo di analisi ex post seguito in questo studio che copre l'area della provincia di Barcellona (Spagna, Catalogna), nella quale si sono registrati 24 casi di mesotelioma pleurico tra il 2000 e il 2009.

    Noi abbiamo calcolato il tasso di incidenza nello sviluppo di questa patologia nella popolazione studiata, prendendo in considerazione la distanza delle abitazioni dal sito.

    Per i casi registrati in relazione alle persone residenti entro un raggio di 500 metri, è stata valutata anche l'ubicazione geografica in relazione allo stabilimento industriale.

    I risultati: il tasso di incidenza del mesotelioma era maggiore nella popolazione residente nel raggio di 500 metri rispetto a quella compresa tra i 500 e i 2000 m e molto maggiore di quella stanziata tra i 2000 e i 10 mila metri.

    Il tasso più alto (161.9) è stato rilevato nel quadrante di sudest dell'area compresa all'interno del raggio di 500 metri, area che coincide con quella soggetta alla direzione dei venti dominanti (o prevalenti)

    Conclusione: la distanza delle abitazioni da una fonte industriale di amianto e la direzione dei venti locali hanno un impatto considerevole sul rischio di sviluppare forme di mesotelioma pleurico.

    INTRODUZIONE

    In uno studio recente, abbiamo descritto le principali caratteristiche epidemiologiche relative alle patologie correlate all'amianto in relazione ad un grande stabilimento produttivo di amianto ubicato nella provincia di Barcellona (Catalogna, Spagna) che è stata attiva come fonte della contaminazione di amianto per un periodo di circa 90 anni.

    Lo stabilimento, il primo in Spagna, iniziò la produzione nel 1907 e fu l'unica industria del suo tipo esistente fino al 1950.
    Lo stabilimento consumava un terzo di tutto il volume di asbesto importato dalla Spagna fino alla sua chiusura nel 1997.
    Durante il suo periodo di attività, fu impiegata al suo interno un media di 1250 persone e furono utilizzate circa 14 446 tonnellate di asbesto all'anno (80% bianco, 15% blu e il 5% marrone).

    Questo enorme volume di asbesto grezzo arrivava con il treno allo stabilimento, che era ubicato nel centro di una (Cerdanyola del Vallès) delle 12 città dell'aria studiata, ed era macinato durante il processo manifatturiero.

    Il rischio di contrarre patologie correlate all'asbesto fu documentato nei lavoratori esposti ad esso allo stabilimento e nelle persone che con essi risiedevono e nella popolazione residente nell'area circostante.

    Lo scopo dello studio è quello di determinare se la distanza delle abitazioni e le condizioni metereologiche sono correlate ad un differente rischio di sviluppare il mesotelioma pleurico.

    METODO

    Questo è uno studio "retrospective cohort" le cui informazioni sono state ottenute attraverso records medici di pazienti ai quali è stato diagnosticato un mesotelioma pleurico tra il 2000 e il 2009 [...]

    Tutti i pazienti hanno vissuto nell'area intorno allo stabilimento di produzione di amianto nella provincia di Barcellona nel periodo in cui era ancora in funzione (1907–1997) e fino al tempo della diagnosi.

    I pazienti che hanno lavorato nello stabilimento o che hanno convissuto con i suoi lavoratori sono stati esclusi.

    Dati clinici ed epidemiologici sono stati registrati attraverso strumenti di analisi specificamente costituiti per lo studio, come descritto in dettaglio nella precedente pubblicazione.

    Caratteristiche patologiche diagnosticate ascrivibili al mesotelioma sono state richieste in tutti i casi.

    La durata dell'esposizione è stata stabilita nel tempo in cui i soggetti hanno vissuto nell'area circostante lo stabilimento nel periodo compreso tra il 1907 e il 1997.

    Il periodo di latenza è rappresentato dal tempo che va dall'inizio dell'esposizione, fissato nell'anno in cui i pazienti hanno fissato la propria residenza nell'area circostante lo stabilimento, fino alla diagnosi.

    Il luogo di residenza dei pazienti è stato determinato in base alla documentaizione fornita all'ospedale e tracciato su una mappa topografica in scala, per stabilire la distanza delle case dei pazienti dalla fonte delle emissioni di amianto posta al centro dell'area considerata.

    Prendendo in considerazione che lo stabilimento e i suoi magazzini occupavano un'area consideravole, i ricercatori, insieme con i lavoratori dello stabilimento, hanno fissato il punto centrale delle emissioni nella fucina e nella stazione ferroviaria dove l'asbesto arrivava con il treno e veniva scaricato.

    Sono stati quindi disegnati cerchi concentrici intorno al punto di emissione così individuato, con un raggio di 500, 2000 e 10000 metri, e i pazienti sono stati classificati in base alla distanza della loro residenza da questo punto.

    Nei pazienti che vivevano nel cerchio più stretto con raggio di 500 m, abbiamo stabilito la posizione delle loro case in base ai quattro punti cardinali (dividendo l'area circoscritta in quadranti) e abbiamo documentato il numero di anni in cui essi hanno vissuto lì mentre lo stabilimento era in funzione.

    In aggiunta, abbiamo specificamente, analizzato se alcuno dei pazienti di tale area non vivesse nel raggio di 500 metri rispetto ad altri due stabilimenti di asbesto dell'area, una brake factory (fabbrica di freni che venivano originariamente prodotti con l'utilizzo di amianto) e uno stabilimento per la produzione di isolanti termici e materiale elettrico.

    I venti dominanti nell'area spiravano da ovest ad est e sudest ad una bassa velocità annuale di 1–2 m/s.

    Queste informazioni sono state ottenute dal Catalan Meteorologic Service e dal Climatic Atlas of Catalonia, che è stato pubblicato dal dipartimento di gestione ambientale attraverso rilevazioni effettuate nella stazione metereologica sita nel Parc Tecnològic del Vallès, ubicato in Cerdanyola, la città in cui era situato anche l'impianto di amianto

    Analisi statistiche
    Le informazioni concernenti la popolazione sono state ottenute attraverso i dati forniti dall'Istituto di Statistica della Catalogna (IDESCAT, Statistics Institute of Catalonia) nel 2005.

    Abbiamo usato la popolazione del 2005 per fare una stima della popolazione media tra il 2000 e il 2009.
    χ 2 e il test Anova sono stati effettuati per mettere a confronto sesso, età media e tempo di esposizione tra i gruppi esposti nei settori.

    Importanza è stata data al valore p di <0.05.

    [...]

    Risultati
    Un totale di 24 casi di mesotelioma pleurico sono stati identificati.
    Nessun caso di mesotelioma è stato individuato nel raggio di 500 metri dagli altri due stabilimenti nell'area oggetto di studio.

    L'età media è stata di 69.3 (SD: 10.2) anni, 15 (62.5%) pazienti sono uomini e 13 (54.2%) sono non fumatori.

    La durata media dell'esposizione e del periodo di latenza è stato di 29.2 (SD: 18.0) anni e 47.2 (SD: 17.1) anni, rispettivamente.
    L'età, il sesso e il tempo di esposizione non hanno mostrato alcuna significativa differenza tra i diversi settori (<500 m, 500–2000 m, >2000–10 000 m, e i quadranti sudovest, nordest e sudest a <500 m) (p>0.05).

    Il IRs e il RRs per il mesotelioma pleurico sono mostrate nella tabella 1.

    Il IR è più alto nella popolazione che ha vissuto nel raggio di 500 m dallo stabilimento rispetto a quella che ha vissuto nell'area che va da 500 a 2000 m, e molto più alto di quella che ha vissuto nell'area che va da 2000 a 10 000 m.

    Il IR nel settore più vicino è stata 56.5-fold più grande rispetto a quella del settore più lontano.

    Inoltre, nel settore più vicino, i residenti nel quadrante orientale e in particolare quelli nel quadrante di sudest hanno mostrato un RR di mesotelioma molto più alto rispetto ai residenti del settore occidentale.

    Il RR nel quadrante sudorientale è stato di 161.9.

    DISCUSSIONE

    I risultati di questo studio lasciano ipotizzare che la polvere di asbesto dispersa nell'ambiente e nell'aria abbia creato un importante rischio ambientale di mesotelioma nei residenti del quartiere circostante lo stabilimento preso in considerazione.

    In un recente studio in Giappone, Kuramatani e Kumagai hanno descritto un più alto rischio di morte da mesotelioma rispetto al tasso di mortalità generalmente atteso nelle persone che vivono entro un raggio di 600 m da un largo stabimento produttivo di cemento-asbesto.

    In accordo con i nostri risultati, il rischio variava in dipendenza della distanza delle case dal punto focale delle emissioni asbesto.

    In due altri studi, tuttavia, non è stato apprezzato un rischio significativamente più alto in dipendenza dal grado di prossimità alla fonte industriale.

    Queste discrepanze possono essere spiegate in ragione del valore statistico dello studio, della popolazione e l'ampiezza dell'area presa in considerazione, in base alla capacità di contaminazione degli stabilimenti e in base all'esistenza di altre fonti di contaminazione vicine, tra le altre cose.

    Nel presente studio, non ci sono stati casi di mesotelioma pleurico intorno agli altri due stabilimenti industriali nell'area in cui l'asbesto era stato utilizzato.

    Questo però non è inaspettato considerando il fatto che nello stabilimento di cemento-asbesto era messa in lavorazione un largo volume di asbesto, grezzo e volatile, all'aria aperta, mentre negli altri due stabilimenti l'asbesto era lavorato in quantità molto più piccole e si trattava di asbesto già trattato e in area chiuse.

    Il territorio nell'area oggetto dello studio non rappresenta una fonte naturale di asbesto.

    E' improbabile che il trasporto di pacchi di asbesto grezzo attraverso l'autostrada possano aver fornito un contributo determinante al rischio di mesotelioma in questo caso, dal momento che i principali mezzi di trasporto erano rappresentati da treni merci e le procedure di scarico erano effettuate direttamente all'interno dell'area degli stabilimenti.

    Nelle aree circostanti le industrie, i residui di asbesto-cemento erano solo sporadicamente usati per asfaltare la superficie delle strade tra il 1959 e il 1974.

    Un vento a bassa velocità può facilitare il deposito di asbesto e la contaminazione vicino alla fonte di emissione, mentre venti forti disperdono le fibre di asbesto ad una distanza maggiore.

    I venti miti nell'area del nostro studio possono aver facilitato un più alto grado di concentrazione di fibre vicino allo stabilimento e aver contribuito a creare un più alto rischio di mesotelioma pleurico nelle abitazioni nelle immediate vicinanze.

    Sebbene è stato riconosciuto che la direzione del vento determina la concentrazione di asbesto in una specifica area, solo uno studio ha considerato che questo fattore metereologico sarebbe potuto essere posto in relazione con le morti da mesotelioma da esposizione ambientale a fattori di rischio.

    Gli autori hanno riportato un significativamente più alto tasso di mortalità fino a 2200 metri dallo stabilimento nella stessa direzione in cui spirano i venti dominanti.


    Nel nostro studio, il RR di mesotelioma era molto alto in particolare nei quadranti di nordest e sudest del cerchio con raggio di 500 metri, coincidendo tale risultato con l'area sottoposta ai venti dominanti.

    Il fatto che statisticamente non ci sia alcuna significativa differenza in base all'età, sesso e tempo di esposizione che è stato rilevato nei diversi settori, rende improbabile che tali variabili possano inficiare l'esattezza dei risultati riportati.

    I risultati di questo studio dimostrano che la distanza dei luoghi di residenza rispetto ad uno stabilimento industriale fonte contaminante di asbesto e la direzione dei venti dominanti (o prevalenti) nell'area, possono aver un'influenza sul rischio di sviluppare mesotelioma pleurico a causa di fattori ambientali.
    "

    L'area industriale di Bagnoli ha subito numerose modifiche nel secolo scorso (v. mappa www.google.com/maps/d/edit?mid=zGVekl9cnDq8.kiaeMLAFnWKo).

    Sebbene non vi siano ricerche italiane che abbiano affrontato in modo approfondito la tematica del cd rischio abitativo da amianto in prossimità degli stabilimenti industriali, a livello internazionale, invece, emergono numerosi studi che evidenziano tale rischio. In particolare in tali studi si dà risalto all'importanza dei venti dominanti (o prevalenti) e alle condizioni meteorologiche locali.

    Si segnalano tra gli studi dai quali si evince tale correlazione:

    1) Ricerca Spagnola "Mesotelioma pleurico in relazione alle condizioni meteorologiche e alla distanza abitativa da una fonte industriale di asbesto"
    www.tauli.cat/laxarxa/documents/article_OEM.pdf;

    2) Ricerca giapponese sul rapporto rischi per la salute in relazione ai venti prevalenti
    www.stefanomontanari.net/sito/blog/...di-amianto.html

    3) Esposizione ad amianto e malattie ad esso correlate in Croazia
    http://ejoncology.it/site/wp-content/uploa...10/04-saric.pdf

    Rilevano poi queste importanti testimonianze sulla propagazione nell'area circostante gli stabilimenti delle polveri in essi lavorate:

    a) le polveri tossiche sui vestiti stesi ad asciugare nel rione Cocchia (Bagnoli)
    www.lettera43.it/fatti/napoli-i-fan..._4367579138.htm

    b) dal minuto 6 la dichiarazione del dott. Ciannella, ospedale Monaldi, sul rischio non solo lavorativo ma anche abitativo da amianto http://youmedia.fanpage.it/video/UBxlWeSwg6-bUWbE

    Alla luce anche dei recenti studi epidemiologici http://fuorigrotta.napolitoday.it/tumori-napoli-dati.html relativi ai quartieri di Bagnoli/Fuorigrotta occorre valutare al più presto se sia necessario effettuare un'analisi approfondita dello "stato di salute" dell'intero territorio.



    Edited by kaono - 17/6/2015, 11:14
     
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  2. kaono
     
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    Questi sono orientativamente i venti prevalenti (dominanti) su Bagnoli www.windyty.com/?2015-04-26-06,40.830,14.191,13 e nel Mediterraneo http://earth.nullschool.net/#current/wind/...5.57,42.41,3000.

    In base ad un'analisi del rischio abitativo da amianto a Quartu Sant'Elena è stata delimitata questa area rossa http://quartusantelena.jimdo.com/area-di-rischio/.

    In Nevada, invece, è recente il dibattito sulla pericolosità dell'amianto presente in natura in alcune regioni (anche in relazione alle condizioni meteorologiche e al vento) (NYTimes, 09.02.2015) http://www.nytimes.com/2015/02/10/science/...-wind.html?_r=0
     
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1 replies since 16/6/2015, 15:37   316 views
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